Abboccato: un vino lievemente dolce, che contiene da 10 a 20 g/l di zuccheri residui

Acidità: componente fondamentale di un vino, è la somma dei vari acidi presenti e si esprime in g/l

Acidulo: vino con acidità elevata, ed un po’ disarmonica per eccesso di qualche acido (malico, tartarico)

Allappante: si dice di un vino in cui le sostanze presenti provocano la precipitazione delle proteine della saliva dando una sensazione molto simile a quella provocata da un frutto acerbo come la banana o il caco. Questa sensazione di astringenza è data dai tannini del vino.

Amabile: si dice di un vino in cui si percepisce chiaramente la sensazione di dolcezza anche se non è predominante. Contenuto zuccherino da 20 a 50 g/l.

Ampelografia: branca della botanica che classifica e descrive la vite nelle specie e varietà coltivate

Amarognolo: si dice di un vino che lascia al gusto un gradevole fondo amarognolo, frutto di un giusto equilibrio fra sostanze tanniche, coloranti e componente alcolica

Armonico: si dice di un vino che non presenta alcun equilibrio tra le tre fasi degustative: visiva, olfattiva e gustativa

Asciutto: con questo termine che spesso è sinonimo di ‘secco’ si vuole indicare un vino i cui residui zuccherini sono del tutto impercettibili al palato

Ballon: bicchiere dalla forma sferica ed ampia, nel quale possono svilupparsi al meglio i profumi insieme ad una forte ossigenazione del vino

Barrique: recipiente in assi di quercia della capacità di 225 litri

Blancs de Blancs: termine francese che indica il vino bianco, in genere spumante, prodotto esclusivamente con uve bianche

Bouquet: l’insieme dei profumi che un vino acquista con l’invecchiamento

Brut: Spumante con contenuto zuccherino inferiore ai 15g/l. Al palato sensazione secca

Caldo: si dice di un vino con alto tenore alcolico e ricco di glicerina

Classico: denominazione riservata ai vini non spumanti della zona di origine più antica ai quali può essere attribuita anche una regolamentazione autonoma nell’ambito della Doc o Docg a cui appartiene il vino

Corpo: l’insieme degli elementi che compongono un vino: tolti l’alcol e l’acqua il corpo è ciò che rimane

Cru: termine che indica la provenienza di un vino da un preciso vigneto o parte precisa in una determinata zona ad alta vocazione vinicola. Indicazione sempre utilizzata per vini di gran pregio.

Cuvée: risultato dell’assemblaggio di diversi tipi di vini o di diverse annate dello stesso vino per ottenere una particolare tipologia di prodotto

DOC (denominazione di origine controllata): la Doc è riservata a vini che corrispondano alle condizioni e requisiti indicati nei relativi disciplinari di produzione. La Doc designa – o quanto meno dovrebbe designare – un prodotto di qualità e rinomato, con caratteristiche peculiari connesse all’ambiente naturale e culturale d’origine. Alcune zone Doc producono un solo vino, altre più tipi, che possono esser distinti tra loro per il colore (bianco, rosso, rosato), per il vitigno (Pignoletto, Sangiovese, Chianti, Barolo, Barbera, etc.), per la tipologia (spumante, passito …). L’estensione dell’area tipica è indeterminata, potendo andare da un’intera regione al territorio di una provincia, o di un comune oppure limitarsi a una parte di esso: un gruppo di colline, una vallata e così via.

DOCG (denominazione di origine controllata e garantita): la Docg è riservata ai vini già riconosciuti Doc da almeno cinque anni con caratteristiche di particolare pregio e rinomanza nazionale ed internazionale e che siano in possesso dei requisiti stabiliti per ciascuno nei rispettivi disciplinari di produzione. Rispetto ai vini Doc hanno disciplinari più restrittivi e subiscono un secondo controllo organolettico nella fase di imbottigliamento.

Dolce: vino in cui predomina la sensazione di dolcezza. Contenuto zuccherino da 50 a 100 g/l ed oltre nel caso dei passiti o dei vini liquorosi

Erbaceo: un sentore vegetale, tipico di vitigni e il Cabernet Sauvignon ed il Merlot che si avverte particolarmente nei vini giovani.

Etereo: si dice etereo di un vino notevolmente invecchiato che presenta profumi derivanti dalle varie combinazioni dei polialcoli.

Fermentazione Alcolica: processo per il quale gli zuccheri contenuti nel succo d’uva si trasformano in alcoli e anidride carbonica ad opera dei lieviti.

Fragrante: si dice di un vini spumante in cui è facile riconoscere il profumo della crosta del pane appena sfornato

Fresco: indica una gradevole e giovanile acidità

Frizzante: è lo sviluppo di anidride carbonica dovuto a naturali fermentazioni secondarie, in autoclave, a spese dello zucchero residuo

Fruttato: sentore tipico dei vini giovani che hanno profumo e sapore di frutta fresca.

Giallo Dorato: vino bianco color giallo paglia, con tonalità dorate

Granato: vino rosso particolarmente acceso e dal fondo violaceo che ricorda il colore della famosa pietra dura ‘granato

IGT (Indicazione Geografica tipica): “nome geografico di una zona utilizzato per designare il prodotto che ne deriva” (art. 1 Legge 164/1992). La IGT è riservata ai vini che siano in possesso dei requisiti stabiliti di volta in volta nei rispettivi disciplinari di produzione meno restrittivi e dettagliati di quelli relativi ai vini Doc. La dizione IGT può essere sostituita dalle denominazioni “Landweine” per il prodotto in provincia di Bolzano e “Vin de Pays” per quello della Val D’Aosta.

Intenso: indica l’ampiezza delle sensazioni gusto-olfattive

Leggero: vino armonico, ma di poco colore, di poco profumo e di poco corpo così come poco alcolico

Liqueur D’Expédition: sciroppo utilizzato per il rabbocco delle bottiglie di spumante metodo classico formato da vino invecchiato, mosto fresco o concentrato o parzialmente fermentato ed eventualmente una piccola quantità di distillato di vino e zucchero di canna candito.

Maderizzato: vino ottenuto per invecchiamento ossidativo, ovvero ad opera dell’ossigeno e di una particolare tipologia di lieviti chiamati filiformi

Metodo Charmat: rifermentazione in autoclave di uno spumante

Metodo Classico: rifermentazione in bottiglia di un vino spumante

Macerazione: tecnica consistente nel mantenere la vinaccia a contatto con il mosto durante la fase di fermentazione.

Millesimato: prodotto ottenuto dalle uve di un’annata eccezionale. Termine utilizzato per spumanti e vini liquorosi

Morbido: vino equilibrato dovuto all’alcol, glicerina e zuccheri residui. Sensazione vellutata in bocca

Mosto: prodotto che si ricava dalla pigiatura dell’uva fresca

Novello: vino prodotto con la tecnica della macerazione carbonica, immesso al consumo molto giovane dopo solo circa due mesi dalla vendemmia

Ossidato: vino che ha perso ad opera dell’ossigeno i suoi profumi ed ha subito notevoli variazioni di colore

Paglierino: colore giallo che ricorda la paglia

Pas Dosé: spumante in cui non c’è stata l’aggiunta del “liqueur d’expédition”

Passito: vino ottenuto dalla pigiatura di uve appassite con buona gradazione alcolica e notevole residuo zuccherino.

Perlage: la cosiddetta “fontanella” di bollicine di anidride carbonica che si forma nel bicchiere riempito di spumante. Più sono fini e continue, migliore è la qualità dello spumante

Persistenza: durata delle sensazioni gusto-olfattive che produce un vino. E’ direttamente proporzionale alla sua qualità

Piatto: vino senza freschezza per il basso contenuto di acidi fissi.

Pronto: vino che per le sue caratteristiche e’ pronto al consumo.

Retrogusto: l’insieme delle sensazioni che si avvertono dopo aver deglutito il vino

Riserva: denominazione attribuita ai vini non spumanti che siano stati sottoposti al maggiore invecchiamento previsto dal disciplinare, in genere non inferiore ai due anni. Deve essere specificato in etichetta

Robusto: d’arrosti, ricco di estratto, tipico dei grandi vini.

Rotondo: vino di piacevole morbidezza in cui la glicerina (alcool superiore), gli zuccheri residui e la moderata acidità totale sono in giusto equilibrio

Rubino: colore tipico dei vini rossi che, a seconda della vivacità, può anche avere diverse sfumature.

Sapido: vino ricco di acidità e sali minerali

Sboccatura: operazione con cui si elimina nella produzione degli spumanti il residuo di rifermentazione in bottiglia

Spumante: vino sottoposto ad una rifermentazione che può avvenire in grandi recipienti (Metodo Charmat) o in bottiglia (Metodo classico o Champenois) cosi da assumere la “presa di spuma” che consiste nello sviluppo di anidride carbonica ad una pressione di almeno 5 atmosfere. Possono essere bianchi, rosati ma anche rossi. In base alla presenza o meno di zuccheri, si ha il tipo amabile, semi – secco (demi – sec), secco (brut, extra – brut).

Struttura: l’insieme delle componenti di un vino

Superiore: significato spesso analogo al termine ‘riserva’ indica un vino non invecchiato ma di gradazione maggiore rispetto alla minima fissata.

Taglio: la mescolanza di vini diversi per vitigno o per età

Tannico: vino ricco di tannini collegato alla sensazione allappante e astringente

Tannini: sostanze cedute al vino, soprattutto rosso, dalla buccia dell’uva.

Tranquillo: un vino che ha terminato la fermentazione e non presenta tracce di anidride carbonica

Uvaggio: miscela di uve diverse che fermentando insieme danno un unico vino

Vellutato: vino estremamente armonioso al palato, sensazione dovuta alla presenza di glicerina ed acidità totale in dosi abbastanza elevate

Vinoso: vino giovane il cui profumo ricorda quello del mosto

Vivace: vino fresco con presenza di anidride carbonica